In una città di ombre, Miko il Mostro impara le arti marziali, usando gentilezza e coraggio per trasformare i rivali in amici.
Tra imponenti grattacieli e insegne al neon tremolanti, si nascondeva un mostro di nome Miko. Non era spaventoso – solo timido e goffo, con una pelliccia come velluto blu e il cuore più gentile della città. Ma ogni vicolo echeggiava di voci: « Miko il Mostro è imbattibile! » Determinato a dimostrare il suo valore, Miko si iscrisse al Dojo di Arti Marziali del Maestro Chen, dove animali e mostri si allenavano insieme. All'inizio, inciampava sulla sua stessa coda e si impigliava gli artigli nella veste. Gli altri studenti ridevano – tranne Kit il gattino, che lo incoraggiava. Il Maestro Chen insegnava più che pugni e calci. « La forza viene dal cuore », diceva. Lentamente, Miko imparò a concentrarsi, a respirare e ad ascoltare. Divenne agile, schivando con grazia per le strade della città. Ma la vera prova arrivò quando il più grande bullo della città sfidò Miko a un duello sul tetto. Mentre la folla osservava, Miko ricordò le parole del Maestro Chen. Si difese con cura, senza mai colpire con rabbia. Alla fine, il bullo scivolò, e Miko lo afferrò. « Perché mi aiuti? » chiese il bullo. « Perché tutti cadiamo a volte », rispose Miko. Da quel momento in poi, il dojo fu pieno di risate, amicizia e nuove mosse – perché il cuore più coraggioso è quello che solleva gli altri, anche nella giungla urbana più selvaggia.